Google+ Studio Tecnico Bartolozzi Motta Rosso: Accensione riscaldamento, date e orari: quanto spenderemo?

domenica 20 ottobre 2013

Accensione riscaldamento, date e orari: quanto spenderemo?

Regioni del sud a parte, ancora impegnate con gli ultimi bagni di una stagione che sembra non voler finire, l’autunno è ormai arrivato in gran parte delle regioni italiane. E quello che forse in tanti si sono chiesti in questi ultimi giorni, fatti di freddo e pioggia, è: quando accenderanno i riscaldamenti? Vediamo le date e gli orari previsti per l’accensione del riscaldamento nelle diverse città italiane e soprattutto cerchiamo di capire quanto gli italiani dovranno spendere per quest’anno.

Termosifoni si o no? Finalmente l’attesa sembra esser finita. Scopriamo in che modo.
Il calendario termico suddivide i comuni italiani in sei zone termiche dalla A alla F, in base al clima locale. E si applica anche agli appartamenti con termosifone autonomo.
In casa i radiatori si possono tenere a 20, massimo 22° C dalle 5 di mattina alle 23. Eccetto gli impianti centralizzati di nuovo tipo con sistemi di termoregolazione, cronotermostato e teleriscaldamento. Restano fuori anche alcuni tipi d’impianto termico al servizio di più unità immobiliari: gli amministratori dei condomini che ne sono dotati devono esporre una tabella che indichi orario e giorni annuali di accensione.
Ecco le zone termiche:
  • FASCIA A
    6 ore al giorno (dal 1° dicembre al 15 marzo)
    Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle (provincia di Agrigento)
  • FASCIA B
    8 ore al giorno (dal 1° dicembre al 31 marzo)
    Crotone, Reggio Calabria, Tortolì, Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani
  • FASCIA C
    10 ore al giorno (dal 15 novembre al 31 marzo)
    Catanzaro, Cosenza, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Latina, Imperia, Bari, Barletta, Andria, Trani, Brindisi, Lecce, Taranto, Cagliari, Carbonia, Iglesias, Villacidro, Olbia, Oristano, Sassari, Ragusa
  • FASCIA D
    12 ore al giorno (dal 1° novembre al 15 aprile)
    Chieti, Pescara, Teramo, Matera, Vibo Valentia, Avellino, Forli, Roma, Viterbo, Genova, La Spezia, Savona, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro, Isernia, Foggia, Nuoro, Tempio Pausania, Caltanissetta, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Terni
  • FASCIA E
    14 ore al giorno (dal 15 ottobre al 15 aprile)
    L’Aquila, Bologna, Ferrara, Potenza, Modena, Cesena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Frosinone, Rieti, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sondrio, Varese, Urbino, Campobasso, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania, Vercelli, Enna, Arezzo, Bolzano, Perugia, Aosta, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
  • FASCIA F
    Nessun limite di accensione
    Cuneo, Trento, Belluno


    Risparmio con le termo valvole
    Interessante, parlando di riscaldamento, fare riferimento ad un’analisi condotta dal portale Facile.it. Stando all’indagine, 
    chi ha già installato come strumento di riscaldamento le termo valvole risparmierà fino ad oltre il 23%. Il portale ha considerato il consumo standard di un nucleo familiare composto da 3 elementi e dai risultati è emerso che chi ha in casa un impianto centralizzato spende mediamente 1.120 euro all’anno per riscaldare gli ambienti; la spesa scende invece a 1.008 euro se lo stesso impianto viene dotato di termo valvole. Nel caso in cui, quindi, si decidesse da passare da un riscaldamento centralizzato tradizionale ad uno autonomo con termo valvole (già rese obbligatorie in Lombardia e Piemonte dallo scorso 1 agosto per moltissimi impianti, e imposto in maniera progressiva su tutto il territorio nazionale dal 1 settembre 2014), le bollette diminuirebbero subito di 263 euro all’anno. E i costi da sostenere per trasformare l’impianto? Non si tratta di una spesa esorbitante, anche perchè detraibile nella misura del 65% per la manovra sugli ecobonus.